Competenze trasversali e Curricolo Verticale
4) IL PIANO DIDATTICO
Al Progetto didattico concorrono:
- le Competenze Trasversali scelte dal Collegio che vanno a costituire il Curricolo Verticale
- le Programmazioni Disciplinari per Competenze Chiave concordate per classi parallele
- le Modalità di Valutazione degli alunni
- la Corrispondenza tra giudizio e voto nelle singole discipline
- i Progetti
- i Laboratori ed ogni altra attività che va ad ampliare l’offerta formativa delle nostre scuole
4.a Competenze Trasversali
“Competenze trasversali” è un’espressione usata per denominare un vasto insieme di conoscenze, abilità e capacità personali implicate in vari tipi di compiti, ed esplicate in situazioni operative tra loro diverse. In ambito scolastico ci si riferisce a quelle capacità a largo spettro che sono comuni a tutte le discipline e spendibili di fronte a situazioni concrete di varia natura.
Il Decreto Ministeriale n.9 del 2010 individua le seguenti competenze trasversali:
1. imparare ad imparare
2. comunicare
3. progettare
4. collaborare e partecipare
5. agire in modo autonomo e responsabile
6. individuare collegamenti e relazioni
7. risolvere problemi
8. acquisire e interpretare le informazioni
Tutte le competenze trasversali sono implicate nei percorsi scolastici quotidiani in maniera implicita e spontanea ma per questo anno scolastico l’attenzione dei docenti si è rivolta esplicitamente e intenzionalmente alla progettazione di un Curricolo Verticale di conoscenze, abilità e attività per la scuola dell’infanzia e per la primaria per il conseguimento delle prime due competenze: Imparare ad imparare e Comunicare.
4.b Il Curricolo Verticale

Una valutazione significativa e formativa delle Competenze trasversali non è semplice; occorre infatti predisporre prove di valutazione autentica che controllino l’alunno in situazioni concrete e reali per comprendere quanto questo sia in grado di applicare in modo personale, adeguato e creativo le conoscenze e le abilità apprese nei vari contesti disciplinari e non.
La valutazione autentica:
1. è realistica
2. richiede giudizio e innovazione: le conoscenze devono essere usate saggiamente per risolvere problemi non strutturati in modo efficace
3. richiede agli studenti di ricostruire la disciplina invece di ridire o ripetere o replicare con una dimostrazione ciò che gli è stato insegnato; occorre farlo lavorare dentro la disciplina, attraverso l’esplorazione e la scoperta
4. replica o simula i contesti nei quali gli adulti sono controllati sul luogo di lavoro, nella vita civile e personale. I tipici test scolastici sono senza contesto, gli studenti hanno bisogno di sperimentare che cosa vuol dire fare un compito in contesti di vita reale disordinati e poco chiari. I compiti autentici capovolgono quella segretezza e quel silenzio tipici della risoluzione dei compiti scolastici e anche l’assenza di risorse e di feedback del testing tradizionale.
5. accerta l’abilità dello studente a usare efficientemente e realmente un repertorio di conoscenze e di abilità per negoziare un compito complesso. La prestazione deve essere il frutto di abilità integrate e non una serie di items isolati e staccati.
6. permette appropriate opportunità di ripetere, praticare, consultare risorse, avere feedback e perfezionare prestazioni e prodotti. Per essere educativa una valutazione deve tendere a migliorare le prestazioni: i test tradizionali mancano di questa prerogativa perché mantengono le domande segrete e i materiali di risorsa lontani finché dura la prova.
Tutto ciò implica l’utilizzo, accanto alle prove scritte e orali più tradizionali e all’osservazione dello studente in situazione, delle rubriche di valutazione.
La rubrica di valutazione è una forma di misurazione e controllo della qualità della prestazione che l’insegnante elabora e comunica agli studenti prima dell’esecuzione della prova; è uno strumento che elenca i criteri per analizzare il lavoro nei suoi aspetti più significativi ed esprime chiaramente i livelli di qualità per ogni criterio ritenuto utile, partendo dai livelli minimi accettabili.
Il Curricolo Verticale per Competenze del nostro Circolo Didattico